Pittore italiano. Allievo di C.M. Giudici, di A. de' Giorgi,
di M. Knoller e di G. Traballesi fu il principale esponente del Neoclassicismo
italiano. Raggiunse la notorietà con l'arrivo di Bonaparte in Italia,
divenendo il pittore ufficiale dell'imperatore (1796). Dell'opera intitolata
Fasti Napoleonici (35 scene a monocromo per la sala delle Cariatidi),
realizzata tra il 1807 e il 1810 non restano che alcuni frammenti, mentre
è ben conservato il ciclo di affreschi celebrativi eseguito nel Palazzo
Reale di Milano, tra cui l'
Apoteosi di Napoleone (1808).
A. fu
anche celebre ritrattista (si possono ricordare il ritratto della contessa
Grimaldi Prati, quello di Marianna di Wadstein, quello di Vincenzo Monti).
Artisticamente notevoli sono alcuni affreschi di scene mitologiche come il
Parnaso (1812) nella Villa Reale di Milano e la
Storia di Amore e
Psiche (1789) nella Rotonda della Villa Reale di Monza (Milano
1754-1817).
Andrea Appiani: “Apollo e le Muse”, 1812 (Milano, Civica galleria d'arte moderna)
Andrea Appiani: “L'Olimpo” (Milano, Pinacoteca di Brera)